Se non hai letto gli altri step eccoti i link

Primo articolo

https://diventaimprenditoreonline.it/strategie-seo-2020

Secondo articolo

https://diventaimprenditoreonline.it/strategie-seo-2020-secondo-step/

Terzo Articolo

https://diventaimprenditoreonline.it/seo-per-principianti-terza-parte/(si apre in una nuova scheda)

Anche il template di un sito Web non è solo un fattore estetico del sito, ma gioca un ruolo fondamentale nel posizionamento dello stesso all’interno dei risultati di ricerca del motore di ricerca di Google.


Ci sono infatti alcuni fattori di cui dovrai tenere conto quando andrai a scegliere il template.

La prima cosa, anche se non troppo importante è quella del titolo del sito scritto in html.

Cosa vuol dire? In pratica, quando vai a vedere l’anteprima del template del sito (se lo stai cercando su hemeforest.net puoi cliccare su “live preview” per vedere una demo del template installato su un sito di prova), prova a selezionare il testo del titolo del sito con il mouse.

Se riesci a selezionare le lettere una ad una vuol dire che il testo è scritto in html, mentre se non riesci a selezionare il testo vuol dire che si tratta di un logo in formato immagine.


Se il titolo è scritto in html allora è una buona cosa, perché il motore di ricerca lo riconosce e ne tiene conto per il posizionamento e l’indicizzazione, quindi se ad esempio nel titolo scrivi il tuo nome e cognome e poi la tua professione, questo potrebbe rivelarsi di grande aiuto per la correlazione del tuo nome con la professione.

Inoltre, solitamente il titolo del sito è scritto in H1 e quindi è qualcosa di molto rilevante per i motori di ricerca, infatti il tag viene utilizzato per i titoli più importanti.


Non prendere comunque il fattore del titolo in html come un obbligo. Sarebbe meglio che sia così, ma a volte ci si trova a fare dei compromessi per la scelta del template e questo aspetto è sicuramente uno di quelli che puoi sacrificare per primo

Responsive

Da qualche anno Google penalizza, a livello di posizionamento, tutti i siti che non sono mobilefriendly.

Cosa vuol dire mobile-freindly?

Significa che il sito, non solo deve essere visibile da qualsiasi dispositivo, che sia desktop, smartphone, tablet, ecc… Ma deve anche essere adatto per quello schermo.


Per esempio, se vai sul sito di diventaimprenditoreonline.it da un cellulare, noterai che il sito si vede correttamente, ma oltre a quello, tutti gli elementi del sito (testi, immagini, video,ecc…) si adattano allo schermo per offrire una migliore esperienza utente a chi lo visita.

Se poi lo visiti da un mini-tablet noterai una disposizione degli elementi grafici diversa, e così via per i vari dispositivi.


Si tratta di un tema o template responsive, ovvero un tema che da solo si adatta allo schermo su cui viene visualizzato.
Il tema che sceglierai dovrà essere responsive, una caratteristica che adesso hanno praticamente tutti i temi professionali. Comunque meglio sempre controllare.

Pesantezza

Come forse mi hai già sentito dire, uno dei fattori che influiscono sul posizionamento è anche la velocità di caricamento di un sito o di una pagina.


Uno dei principali problemi di caricamento di un sito sono le immagini grandi ad alta definizione. Un’immagine grande ha un peso importante a livello di dati che bisogna scaricare da internet per vederla sullo schermo. Ovviamente stiamo parlando di decimi di secondo.


Una pagina pesante è una pagina che si carica in 4-5 secondi. Una pagina veloce ci può mettere anche meno di 1 secondo. Dipende comunque dalla connessione che si utilizza, ma un utente medio, non aspetta 5 secondi per il caricamento di un sito e questo Google lo sa bene, per cui ha introdotto come fattore di posizionamento anche la velocità di caricamento di una pagina.


Ecco perché dovrai fare attenzione che nel template non ci siano troppe immagini grandi. Ovvio che puoi comunque modificare molto il template originale, ma alcuni template non hanno senso di esistere se non utilizzando immagini molto grandi.

Se vuoi leggere il 5° step ecco il link: https://diventaimprenditoreonline.it/i-contenuti-di-un-sito-web-quinta-parte

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